In questi anni, abbiamo sempre cercato di dare il nostro contributo a colleghi in difficoltà con la questione “lupo” e predazioni.
Contributo, teniamo a specificarlo, senza il benestare di nessuno, animati dal solo desiderio di poter vedere i nostri colleghi più sereni e meno arrabbiati nei confronti di questo meraviglioso predatore presente sul territorio italiano.
Molti colleghi lamentavano in diverse parti d’Italia sempre più ripetuti attacchi al loro bestiame domestico.
Da qui, l’iniziativa di nostra volontà, di affidare cuccioli figli dei nostri cani in forma gratuita agli amici e sotto forma di semplice “rimborso spese” (qualora fossero presenti soggetti in esubero o più vocati alla guardia che alla custodia del gregge).
Un affettuoso saluto quindi a Sisma, a lavoro in Veneto, zona Lessinia, presso l’azienda Agricola del collega Enrico Beltramini; Leone, a lavoro in Umbria, zona Sellano, azienda Agricola Paglialunga Giuseppe e Famiglia; Dea, a lavoro nelle Marche, Comune di Pievetorina (Mc), dall’amico fraterno Luca Angeli; Ussi, a guardia della proprietà a Padova, dall’amico Renzo Tonello; Cody, a guardia della proprietà in Emilia Romagna da Valentina Martini; Mirtillo e Fragola, custodi presso l’azienda Agricola La Rocca di Montefortino (Fermo), dagli amici fraterni Giulia e Alessandro; Gemma, custode presso l’azienda Agricola Le Terre delle Fate di Santolini Santa e Claudia di Cosmo, Arquata del Tronto (Ap), Marche.
…ed anche altri, che aggiungeremo mano a mano.
Speriamo di poter continuare il nostro operato, per poter dare il nostro piccolo contributo nella mitigazione del conflitto uomo-lupo.??
L’impegno che ci siamo posti, quindi è quello di rendere consapevoli ed “attrezzati” tutti i colleghi a questa sempre più “ingombrante” presenza del lupo, cui si possono ovviare i danni attraverso il corretto utilizzo di cani custodi fortemente vocati al lavoro.
Vogliamo raccontarvi un episodio accaduto il 2 Gennaio scorso, precisamente alle ore 20:23, proprio nei pressi del ricovero di emergenza dove avevamo dovuto “infilare” le nostre pecorelle in attesa degli allacci delle utenze idriche ed elettriche nella nuova stalla, i cui lavori sarebbero terminati quasi un anno dopo.
Per “nei pressi” non intendo VICINO. Non intendo a qualche decina di metri… intendo FUORI DALLA PORTA. ??
Mentre stavamo dando da mangiare alle agnellone nate la scorsa stagione, posizionate in un box vicino alla porta d’ingresso, abbiamo visto Laga, la nostra cucciolona di un anno al tempo, schizzare dalla parte opposta del box verso il cancellino della porta che dà sull esterno (composto di asticelle in ferro, garantendo quindi un ottima visuale) e diventare una belva, una specie di grizzly imbufalito. ? Ci siamo allarmati quando abbiamo capito che non c’era verso di calmarla!!!?
Così, quasi sbuffando, abbiamo mollato la razione di fieno e ci siamo avvicinati al cancellino, ma nascondendoci alla vista del probabile “visitatore”.
Immediatamente abbiamo capito: ci trovavamo di fronte alla scena piu antica del mondo. Da una parte il Pastore Abruzzese, custode e guardiano delle pecore, disposto a perdere la vita per le sue protette, dall’altro due occhi, gialli come il topazio, incastonati nella figura più nobile che ha sempre suscitato timore e paura nell’immaginario collettivo… il lupo. ?
Sono stati minuti concitati, in cui abbiamo temuto che Laga sfondasse il cancello, e gli altri 4 cani all’interno della stalla accorressero in suo supporto. Così, fortunatamente, non è stato. Dopo un minuto interminabile, in cui si sono fissati negli occhi, è scattato qualcosa.
Il lupo ha capito che era in svantaggio, e che li dentro c’era qualcuno di veramente determinato a far si che stesse più lontano possibile.
Immediatamente abbiamo avvisato l’Ente Parco, perché un particolare non ci è sfuggito: il lupo aveva un radiocollare. Si trattava, infatti, della lupa femmina, chiamata “Magica”, catturata qualche tempo prima e radiocollarata dal Veterinario del Parco e dallo Zoologo incaricato.
È sempre nostro dovere comunicare ogni situazione di incontro o di possibile pericolo dei selvatici che incontriamo sul nostro cammino, per contribuire ad un corretto apporto di informazioni.
Un “incontro” con lieto fine, che dimostra sempre più la necessità di disporre di cani validi a tutela del proprio gregge, riducendo al minimo il conflitto bestiame-lupo.
In foto, un frame di un NOSTRO video girato circa 10 giorni prima di quest’altro più particolare incontro.
Portiamo rispetto all’ambiente in cui viviamo, mettendo in pratica tutte le misure possibili per ridurre al minimo il rischio d’impresa. Sempre grazie a Giovanni Donati per averci affidato due soggetti (Laga e Turco) dove la memoria storica di razza la fa da padrone.